Vento di libertà
Libera Carraro. Nel 1979 inizia l’attività espositiva. Il suo percorso artistico è contrassegnato da una costante esigenza di confronto con diverse possibilità espressive, con tecniche eterogenee, unitamente ad una poliedrica varietà di interessi che la porta frequentemente all’estero, all’incontro con diverse personalità dell’arte e del restauro. Significativa in particolare è l’assidua frequenza di Emilio Vedova che le addita la strada per una sicurezza di gesto e segno sulla scia delle geometrie nere vedoviane; così pure l’incontro con la pittura sperimenta le di Mario Merz le apre il mondo degli assemblaggi materici. Il suo percorso espressivo si accompagna ad una intensa attività espositiva nonché alla partecipazione alla nascita ed alla vita associativa di diversi organismi.
Nella mia produzione artistica, trapela la ricerca di un senso dell’esistenza nell’evolversi del Mondo. Non occorre definire il Mondo. La violenza, la paura, l’angoscia della gratuità della solitudine e della ingiustizia spesso emergono e lo caratterizzano.
La felicità, effimera chimera, molto spesso non basta a giustificare l’intera esistenza. L’Umanità è parte del Cosmo, vive di Esso e per Esso. La mia opera in definitiva è una scelta dell’Essere. Trovo giusto l’atteggiamento neoromantico che tenta di avvicinarsi alla mistica forza dell’Universo.
Noi, tutti noi, ne facciamo parte, quali granelli di sabbia in un arenile. L’anali si delle forme naturali, di volta in volta mi avvicinano alla Creazione, verso un valore che si vorrebbe disperatamente assoluto.